Archivi tag: Elena Donazzan

Sia lodato Gesù Cristo! Perchè?

Copia e incolla il codice nel tuo sito o blog

<a href="https://lupoemigrato.wordpress.com/sia-lodato-gesu-cristo-perche/">
<img src="https://lupoemigrato.wordpress.com/wp-content/uploads/2008/09/sia-lodato-gesucristo-perche.gif"
border="0"></a>

Riassumerò in breve la campagna in soli 3 punti; gradirei, però, che tutti leggessero anche la più prolissa introduzione riportata nel seguito, in quanto ritengo fondamentale non rendere questa operazione un gioco, bensì una profonda e stimolante riflessione!

Aderisci a questa campagna se ritieni che:

  1. il cattolicesimo non è il proprietario di valori e virtù
  2. laici, atei e agnostici non sono persone spregevoli e pericolose (perlomeno non più di credenti, religiosi o appartenenti al clero)
  3. sia necessario rimuovere dalla nostra cultura e società l’invadente e prepotente visione cattolica del mondo e sostituirla con un più ampio e democratico approccio che tenga conto di tutti i possibili punti di vista

Sebbene la riflessione sia nata tempo fa, il titolo del banner mi è stato recentemente suggerito da questo breve dialogo:

frate – Sia lodato Gesù Cristo!
Bambino – Perché!?

È possibile esprimere in modo più semplice questo concetto? Credo di no.
Molti conoscono queste parole, ma per i più impreparati specificherò che si tratta di una citazione dal capolavoro “Continuavano a chiamarlo Trinità” (titolo originale: “Trinity is still my name”) in cui Bud Spencer e Terence Hill bussano alle porte di un convento e vengono accolti con il saluto rituale “Sia lodato Gesù Cristo”. La loro sorpresa è evidente e il corpulento attore napoletano rompe l’imbarazzo dello spettatore con un marcato: “PERCHÉ!?”
La trama del film non è necessaria e la caratterizzazione dei geniali personaggi di Trinità e Bambino nemmeno. Chi non li conosce, approfondisca privatamente 😉

Nonostante prenda le mosse da un superlativo film comico, questa campagna è molto seria. Mi propongo di smantellare tutte le appropriazioni indebite di valori di cui si sono macchiati nel corso dei secoli i vertici della Chiesa Cattolica.
Non parlo delle ingenti somme di denaro e beni materiali che il Vaticano accumula indefessamente ogni anno a spese dei cittadini italiani e di tanti poveri creduloni sparsi per il mondo, bensì di quei valori morali fagocitati dalla confessione religiosa maggiormente radicata in Italia. Con un lungo e subdolo processo, durato secoli, millenni, si è cercato di far credere, nel nostro ipovedente Paese, che il Vaticano fosse il depositario, o l’inventore, di tutto ciò che di buono esiste sulla Terra.
Qualunque buon sentimento (giustizia, onestà, fedeltà,…) viene oggi spacciato per conseguenza della fede. Il messaggio, forte e deciso, che “il BENE è nella Chiesa cattolica e il MALE è in ogni altro luogo” viene diffuso con sicumera, ripetuto con tutti i mezzi, amplificato al massimo; a volte in maniera esplicita, più spesso in modo subdolo, ad esempio inserendo una frase come “ringraziando Iddio” di soppiatto, alla fine di un servizio del telegiornale riguardante una storiella di cronaca finita bene.
I telegiornali, poi, meriterebbero un’analisi a parte, fatta tempo fa anche dai Radicali. Esiste una programmazione ad hoc volta ad esaltare il papa e le sue farneticanti affermazioni, così come qualunque altra asserzione proveniente dal mondo cattolico. Tutto ciò che proviene dal Vaticano viene presentato, a priori, come positivo, universale e corretto; niente di quanto affermato dal pontefice viene mai messo in dubbio. Ricordo ancora certi servizi sul Creazionismo; non ci crederete ma, come prova inconfutabile della comicissima tesi biblica, il cardinale Renato Martino chiede al giornalista: “Ma Lei, si sente discendente da uno scimpanzé? Io no! He he!

Tralasciando il grottesco spirito rilevabile da questi episodi, preferisco concentrarmi nel ribadire, con forza, che esistono VALORI UNIVERSALI, o quasi tali, che nascono spontaneamente nelle società umane, “in una parte più e meno altrove”, in quanto necessari alla sopravvivenza della comunità. Un amico mi ha fatto osservare: “Beh ma non si può negare che Gesù abbia detto delle cose nuove”; in realtà quel signore che si annunciava come figlio di Dio non aveva poi fatto molti progressi rispetto ai principi fissati, ad esempio, da Buddha ben cinque secoli prima (“Desisti dal fare il male, impara a fare il bene, purifica il tuo cuore“; noi sfortunati italiani penseremmo, d’istinto, che si tratta di una frase cattolica, perché questo ci viene insegnato con ogni mezzo fin da piccoli; in realtà rappresenta “l’insegnamento di tutti i Buddha”, tanto per fare un esempio pratico).
Il mio scopo non è certo quello di pubblicizzare il buddismo, ma semplicemente rendere ovvio a tutti che il cristianesimo non è il portatore di tutte le verità e il custode dei tutti i valori “positivi”.
E’ necessario che tutto questo venga sottolineato più volte: noi, infatti, viviamo in Italia una realtà molto simile a quella descritta da John Carpenter nel film “They Live”, in cui alcuni alieni, grazie ad un segnale ipnotico, manipolano le menti umane e inseriscono messaggi coercitivi in tutti gli annunci pubblicitari, riviste, show televisivi al fine di renderli schiavi. Nel Bel Paese gli “alieni” sono tanti e diversificati e non è possibile individuare un unico soggetto responsabile. Le nostre menti sono attaccate di continuo con messaggi di varia natura, dagli ipnotici corpi femminili e tornei calcistici (entrambi tanto cari all’industriale di Arcore) ai servizi del telegiornale truccati.
E’ necessario risvegliarsi e l’alba, purtroppo, è ancora lontana!

Non sto proponendo una caccia alle streghe (magari con tanto di inquisizione, come piaceva fare a qualcuno secoli addietro…); non voglio che i cattolici scompaiano e lascino il posto a fedeli di altre confessioni; vorrei solo che imparassero a donare il rispetto dovuto a tutti i laici, atei ed agnostici per i valori che essi condividono al fine di condurre una serena coesistenza con i propri simili.
Il monopolio cattolico nel nostro paese deve cessare: occorre risanare la nostra società, permettendo uno sviluppo armonioso di tutte le religioni, che hanno, a mio avviso di agnostico, pari dignità.

Il capo massimo del clero cattolico, Joseph Ratzinger, ha recentemente dichiarato: «Le radici della Francia, come quelle dell’Europa, sono cristiane». Frasi simili, indubbiamente parzialmente vere, fanno spesso eco in occasione di cerimonie ufficiali o in qualunque situazione di “pericolo” per le casse dell’Opus Dei, quali ad esempio la liberazione delle classi scolastiche da uno spaventoso simbolo di sofferenza: il crocifisso.
Indubbiamente il Cristianesimo ha plasmato, in qualche modo, la storia e la società europee, se non altro per i miliardi di persone che, nel corso dei millenni, sono stati indirizzati, ancora in fasce, all’adorazione del dio scelto dai loro plagiati genitori.
Quindi è vero che, in qualche modo, la nostra attuale cultura è legata alla religione cristiana, ma due enormi interrogativi devono essere sollevati:

  1. siamo sicuri che questa sia una cosa positiva? Eppure esistono molte altre religioni che regolano la vita delle persone in ogni parte del mondo; perché mai dovremmo essere orgogliosi di essere legati ad una confessione che ha commesso mostruose atrocità nel nome della divinità che asserisce di adorare, per le quali è stato chiesto, solo a causa di pressioni, un fugace “scusa”, pronunciata a bassissima voce e ormai dimenticata da tutti?
  2. l’implicita assunzione che le radici europee siano cristiane, nella loro interezza, corrisponde alla verità? questo è quello che traspare dalle parole del papa; ma, se pur si vuole trascurare quanto suggerito dal giusnaturalismo in tempi antichi e moderni, che dire allora dello stupefacente diritto romano (le cui fondamenta sono precedenti la “venuta” di Cristo) che ancora oggi svolge un ruolo primario nella formazione dei nostri giuristi e, quindi, ordina le nostre vite?

Mentre ancora lavoro a questo post e mi chiedo se sia il caso di dilungarmi ulteriormente, leggo la notizia che un’illuminata assessora veneta, Elena Donazzan, ha proposto, qualche giorno fa, l’insegnamento obbligatorio della religione cattolica a scuola. Fulgido esempio di quanto l’aggressività religiosa cattolica degradi la dignità italiana, l’assessora giustifica la sua proposta asserendo che “Se pensiamo alle nostre regole del vivere civile le riconosciamo come cristianePerché in Italia non si ruba e non si uccide, perché abbiamo questo senso della famiglia, perché il rapporto deve essere imperniato sul rispetto e sul perdono? Perché in Italia non si ruba e non si uccide, perché abbiamo questo senso della famiglia, perché il rapporto deve essere imperniato sul rispetto e sul perdono?”.
Queste parole, pronunciate dal papa di turno o un cardinale, non lascerebbero molto sconvolti: giusto un po’ indignati per il loro tentativo di trattarci da imbelli succubi; ascoltarle da un politico laico fa veramente orrore e permette perfettamente di capire fino a che punto giunge il potere di persuasione dei divulgatori della volontà di “Dio” (il loro dio, ovviamente!).

Avrei voluto continuare a scrivere ma alla luce degli ultimi avvenimenti non posso che affrettarmi a pubblicare questo post e avviare la campagna. Aggiungerò in futuro riflessioni e dettagli sulle mie idee al riguardo e sono molto bene accetti spunti di riflessione, favorevoli o contrari che siano! 😉

Che pubblichiate o meno il banner sul vostro blog o sito importa poco; purché diffondiate il significato di questa importante riflessione.

Non credo nel dio cattolico né in altre pretestuose divinità: mi sento libero ed appagato nel rispettare me stesso e gli altri, perché così è naturalmente giusto.